Via Giuseppe Pellegrino, 98 - 84019 - Vietri sul Mare (SA) Italy - Booking (+39) 373.8224543

Ninfa Marina
La Storia
Identificata con l’antica Marcina, la colonia etrusca che Strabone descrive nella sua opera geografica, Vietri sul Mare vanta un’importante tradizione archeologica. Nel corso degli anni sono stati riportati alla luce alcuni ambienti termali di epoca romana, risalenti probabilmente al I secolo a.C.. Le strutture si trovano lungo le sponde del torrente Bonea, in località Bagnara di Marina di Vietri, il cui toponimo già di per sé conserva il riferimento ai bagni termali.
Tra mito e leggenda
Quando si guarda il mare di Vietri dall’alto, si notano due scogli che fanno da vedette all’arenile. Una leggenda molto diffusa sull’origine del nome dei “Due fratelli” narra di due giovani pastori che si spinsero con il loro gregge fin sulla spiaggia di Vietri e rimasero incantati dalla bellezza di una misteriosa fanciulla, che dormiva in mezzo al mare. All’improvviso si scatenò una tempesta. I due, in pena per lei, si buttarono in acqua nel tentativo di trarla in salvo, ma senza successo. I giovani annegarono inevitabilmente in quelle acque agitate. Il gregge fedele ai pastorelli trovò a sua volta tragica fine. La fanciulla, invece, si salvò perché altri non era che la Ninfa Marina Roda, figlia di Poseidone. Il dio del mare, ammirando il coraggio e la generosità del gesto dei due giovani, decise di trasformarne i resti nei due scogli oggi noti come i “Due Fratelli” e le pecore del loro gregge nei piccoli scogli che li circondano.
Tra mito e leggenda
Quando si guarda il mare di Vietri dall’alto, si notano due scogli che fanno da vedette all’arenile. Una leggenda molto diffusa sull’origine del nome dei “Due fratelli” narra di due giovani pastori che si spinsero con il loro gregge fin sulla spiaggia di Vietri e rimasero incantati dalla bellezza di una misteriosa fanciulla, che dormiva in mezzo al mare. All’improvviso si scatenò una tempesta. I due, in pena per lei, si buttarono in acqua nel tentativo di trarla in salvo, ma senza successo. I giovani annegarono inevitabilmente in quelle acque agitate. Il gregge fedele ai pastorelli trovò a sua volta tragica fine. La fanciulla, invece, si salvò perché altri non era che la Ninfa Marina Roda, figlia di Poseidone. Il dio del mare, ammirando il coraggio e la generosità del gesto dei due giovani, decise di trasformarne i resti nei due scogli oggi noti come i “Due Fratelli” e le pecore del loro gregge nei piccoli scogli che li circondano.